Antonello da Messina, Annunciata, 1475
|
|
Gentili amici, ricordandovi l'appuntamento del 28 settembre con la Riapertura del Centro, questa settimana vorremmo presentarvi una persona speciale, in occasione del centenario della sua nascita: un francese chiamato Jacques Lusseyran. In rubrica troverete una introduzione di Giovanna Fassino, per iniziare a conoscere la sua vita, le sue opere e quelle che altri gli hanno dedicato. La prima cosa importante da sapere - prima della sua militanza antinazista, prima del soggiorno a Buchenwald, e anche della morte in un terribile incidente - è che Lusseyran già a otto anni divenne non-vedente, cioè portatore di uno sguardo diverso sul mondo. Così s'intitola nella traduzione italiana un suo scritto che contiene le mirabili parole: «Io credo che la cecità abbia una sua funzione propria, la funzione di ricordare l’origine interiore di ogni conoscenza e il meraviglioso potere di sostituzione delle forme percettive e delle immagini». Prendiamo soltanto questa frase e pensiamoci su, perchè sembra dire che i ciechi sappiano qualcosa che dovremmo sapere tutti: che i sensi ci ingannano, soprattutto la vista esteriore lo fa, e i veri ciechi saremo piuttosto noi che abbiamo l'uso degli occhi. Perchè è una specie di illusione ottica che la conoscenza arrivi da fuori, dalla percezione esteriore – dal vedere, dal tastare, dall’udire. ...Quindi, ora che con l'equinozio d'autunno la luce esteriore va a morire e diveniamo un po' ciechi anche noi, che ne è di tutta la luce ricevuta nella piena estate? Possiamo re-suscitarla da dentro?, e cominciare a usarla? Anche la Filosofia della libertà ci insegna a "voltarci", a rivolgere all'interno di noi la nostra attenzione, il nostro sguardo - questo primo movimento fondamentale ci permette di scoprire e valorizzare, ...creandola di continuo, una seconda fonte oltre alla percezione sensibile, che è il pensare; perchè ogni cosa della realtà si manifesta a noi da questi due lati, di osservazione e pensiero, che sta a noi riunire in unità nel conoscere. Il non vedente, più ancora del vedente, può sviluppare una fonte di conoscenza che non parte dalla percezione dei sensi, ma sgorga dalla sua interiorità. Il cieco Lusseyran “vede” le cose in un altro modo, con una facoltà percettiva interiore che è, si dice qui, all’origine di ogni conoscenza, e quindi dev'essere una osservazione anche pensante! Tutta la vita di Lusseyran fu poi caratterizzata dalla volontà di non tradire mai la sua luce interiore, che gli sarà da guida quando a diciassette anni fonderà un movimento studentesco di resistenza nella Francia occupata dai nazisti, che gli donerà il coraggio durante la prigionia nel campo di concentramento e negli anni del dopoguerra in cui testimonierà con la sua parola - parlandone e scrivendone agli altri, con amorevole fiducia nell'essere umano - della possibilità data a ognuno di sviluppare questa luce, che è origine interiore di ogni conoscenza e poi di ogni moralità.
Buona settimana a tutti! |
|
Giovedì 19 settembre ricorre il centesimo anniversario della nascita di Jacques Lusseyran. Il 19 settembre 1924 egli è nato a Parigi, dove ha compiuto i suoi studi e all’età di otto anni ha perso la vista in seguito a un infortunio. Durante la guerra partecipa alla resistenza, viene arrestato dalla Gestapo e internato a Buchenwald. Insegnante di letteratura francese in varie università della Francia e degli Stati Uniti, lascia numerosi scritti...
LEGGI DI PIU'...
|
|
|
|
«…I capitali devoluti a donazioni sono i più produttivi nel processo economico». Rudolf Steiner, O.O. 340 LEGGI DI PIU'...
|
|
|
|
Calendario dell'Anima di Rudolf Steiner |
|
|
Segreteria e biblioteca riaprono questa settimana, mercoledì 18 settembre. Vi aspettiamo! Il team del Centro |
|
Il Centro Fondazione per l'Antroposofia ETS - Sede legale: Via Bertola, 40 - 10122 - Torino C.F. 97797650013 - Iscritto nel RUNTS dal 13/09/2022
Annulla l'iscrizione alla newsletter
|
|
|
|
|